6 luglio 2012

Il venerdì del Libro - I cercatori di conchiglie (Rosamunde Pilcher)

“I cercatori di conchiglie” è (secondo me) il romanzo più riuscito di Rosamunde Pilcher. Protagonista è Penelope Keeling, madre di tre figli ormai adulti che, reduce da un attacco di cuore, decide di trasferirsi in campagna, dove riesce a trovare la “sua” casa, quella adatta al periodo della vita che sta vivendo. Qui, grazie alla serenità finalmente raggiunta e alla forza che le hanno donato le difficoltà superate in passato, può assaporare ciò che la vita le dona e guardare se stessa con occhi nuovi. Penelope ripercorre con la mente la sua infanzia e la sua giovinezza, e proprio i suoi ricordi diventano il filo conduttore di tutto il romanzo. Attorno a questo, si intrecciano le vite dei suoi tre figli, più che legati dall’affetto fraterno, dal mistero di un famoso dipinto; troviamo Olivia, brillante donna in carriera, Nancy, moglie di un noioso e freddo avvocato e madre di due bambini insopportabili, e Noel, affascinante single completamente immerso nel mondo del lavoro e nei suoi mille progetti. Ma la vera protagonista rimane sempre Penelope, con la sua storia carica di forti sentimenti e grandi sofferenze che attraversa tre generazioni e ci accompagna per tutto il libro. La sua non è stata una vita semplice; ancora giovanissima infatti, si innamora di Ambrose, che poi diventerà suo marito. E’ il suo primo vero amore e Penelope, così piena di gioia ed entusiasmo, non si accorge della natura cinica e spietata del ragazzo. Si trova così imprigionata in una dimensione monotona e fredda, dove gli unici avvenimenti sono i continui tradimenti di lui, e le sere nelle quali torna a casa ubriaco ed arrabbiato con il mondo intero. Ma il suo cuore non è lì, è a sua volta imprigionato in un amore impossibile con Richard. Penelope vivrà così: sospesa, tra una quotidianità crudele, e un mondo di sogni e progetti che s’infrangerà improvvisamente con la morte dell’amato.
Disarmante è la lucidità con la quale la protagonista ricorda tutti gli eventi vissuti. Penelope cura e fa fiorire il suo splendido giardino, diventato la sua più grande passione, e stende sul suo passato un sorriso sereno, quasi distaccato. Ormai non soffre più per quei due uomini, così diversi eppure così importanti nella sua vita. Il finale ci lascia con gli occhi lucidi, ma rimane vivo nella mente il sorriso di una donna forte e serena, che ha saputo amare sempre, in ogni istante della sua vita, anche quando non aveva accanto nessuno che ricambiava il suo amore.

4 commenti:

  1. me lo son trovato davanti un paio di volte, ora so di che parla, un libro estivo doc direi. ciao!

    RispondiElimina
  2. E' nella libreria di casa, ma non l'ho mai letto ancora!:-)

    RispondiElimina
  3. Mi sembra proprio il libro perfetto per quest'estate :-D
    Grazie del suggerimento.

    Un bacione

    RispondiElimina
  4. mi piacciono sempre i consigli di lettura
    grazie per la tua recensione
    un saluto da NYC
    DcF

    RispondiElimina