3 agosto 2012

50 anni senza Marilyn ....

5 agosto 1962 .... Io non lo ricordo, non posso ricordarlo perchè non ero nemmeno nata ma quel giorno si è spenta una donna meravigliosa, piena di charme, che ha popolato per anni i sogni di milioni di uomini e continua a farlo anche ora, anche tra chi non l'ha mai vista da viva.


E’ il Mito che abbraccia tutti i miti dei tempi moderni: la Bellezza e il Sesso, la Seduzione e la Fama, il Desiderio e l’Angoscia, la Solitudine e la Paura.
Quante analisi le sono state e le sono dedicate, giudizi osannanti (tanti) o critici (pochi), senza mai superare la soglia di facili banalità e la solida consistenza di bolle di sapone...

Marilyn, per dirla con le parole di Bert Stern, il maestro dell'obiettivo che l'immortalò nell'ultima celebre sessione prima della morte, «Era puro spirito, altro che corpo. Fotografarla è stato come fotografare un’anima».

L’equazione Marilyn Monroe = Sex-symbol sembrerebbe inconfutabile. Peccato che la sua sessualità non raggiungesse soltanto obiettivi maschili ma superasse tutte le barriere di genere, giacchè Marilyn ha conquistato tutti: uomini, donne e bambini, che l’hanno sempre amata e con i quali aveva un’intesa profonda e istintiva.

Marilyn è stata capace di sfuggire con intatta innocenza anche al controllo dell’industria che contribuì a crearla, la sfruttò e continua a farlo persino oggi.
Andy Warhol, che la dipinse come una scatoletta Campbell e ben si intendeva di dive-oggetto e di consumismo, sentenziò lucidamente: «Marilyn era timida, meravigliosa, chimica e magica. Dopo la sua morte l’ho usata in quadri e serigrafie come un oggetto. Ma le persone sono oggetti, sono vasi in cui si può mettere tutto. Poi i vasi cadono e si rompono».

L’Oggetto Marilyn si ruppe tragicamente a soli 36 anni nella misteriosa notte tra il 4 e il 5 agosto del 1962, comunicando brividi d’orrore e infiniti sensi di colpa alla società del benessere che l’aveva idolatrato.
Nata Norma Jeane Baker in una famiglia rosa dal tarlo della malattia mentale (dalla nonna Della alla madre Gladys Baker) e dall’assenza della figura paterna rimasta incerta, si era sposata tre volte (con l’operaio James Dougherty, l’asso del baseball Joe Di Maggio e il drammaturgo Arthur Miller) dividendo tutta la breve vita tra la vertigine dell’esaltazione mediatica e un’indicibile infelicità.

Il linguaggio del suo mito è quello primario e indistruttibile dell’Infanzia.
Marilyn rimase per sempre la piccola Norma Jeane. I suoi poteri di seduzione si esprimevano in una Voce delicatissima e soave che rivolgeva agli altri una perenne domanda d’Amore.
Nessuno ha mai saputo cantare I wanna be loved by you con pari supplichevole convinzione.


Morì quando era ancora giovane e bella, era l'icona sexy della sua epoca. Amava vivere in maniera misteriosa e morì in maniera misteriosa, per questo la gente continuera' a voler leggere e sapere di lei. Credo che sarebbe stata gratificata dal sapere quante persone ancora la amano e che accademici scrivono libri su di lei. Voleva essere presa seriamente, fu la piu' grande bionda-oca mai esistita. Quella bionda era, al contrario, molto intelligente.
Credo che una delle immagini più belle che il mondo le ha tributato derivi dal pezzo di Elton John "Candle in the Wind" ..... ed è così che la voglio ricordare: fragile, ma immensamente bella ed inarrivabile.

RIP NORMA JEAN












1 commento:

  1. Un'icona indiscussa della femminilità, bellissima! Baci e grazie per il tuo commento sul mio blog, mi ha fatto molto piacere! Mina.
    New outfit on my blog THE STYLE FEVER. Like THE STYLE FEVER on FACEBOOK :)

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