13 aprile 2012

Il venerdì del libro - Macaronì di F. Guccini e L. Macchiavelli

Macaronì” è il primo dei romanzi che compongono la trilogia legata alle investigazioni del maresciallo Santovito, a cui appartengono “Un Disco dei Platters” e “Questo Sangue che Impasta la Terra”, questi ultimi ambientati rispettivamente nell’Italia (Emilia) degli anni Sessanta e Settanta.

Con questo libro il cantautore Francesco Guccini ha esordito a quattro mani con Loriano Macchiavelli nella letteratura noir; Macaronì è una storia che si potrebbe definire poliziesca ma, in realtà, è molto di più, vi è tutto un mondo nel piccolo paese dell'Appennino emiliano in cui è ambientato.
In questo paesino assistiamo a un succedersi di morti misteriose che nel 1938-39 lasciano oltremodo perplesso un simpatico maresciallo piovuto da un paesino della lontana Campania in un villaggio non meno abbandonato da Dio dell'Appennino tosco-emiliano: un parroco scivola nel fiume in circostanze poco chiare; poco dopo saranno un personaggio dal passato incerto, soprannominato il Francese, e l'anarchico Guidotti Libero a fare analogamente una bruttissima fine, mentre i loro diffidenti compaesani si guardano bene dal condividere con il maresciallo Santovito tutto quel che sanno sui rancori che si sono accumulati nel tempo su tutte le famiglie del luogo, da quella della misteriosa contessa che vive nella sua villa in una sorta di clausura, a quella ormai dispersa del proletario ribelle Prosperi Gaetano, assassinato dai carabinieri sotto gli occhi del figlio bambino.
Taciuto e dissimulato da tutti, per diversi motivi, il passato verrà a galla ugualmente: ed è proprio nella ricostruzione che lo riporta in vita che Macchiavelli e Guccini si spostano dal terreno del giallo a quello di un convincente affresco storico-sociale, in cui pesa sui destini individuali un destino collettivo carico di ingiustizia e di sofferenza, quello degli italiani (chiamati prima "macaronì", poi "ritals") emigrati in Francia nella seconda metà dell'Ottocento e sottoposti ad angherie e persecuzioni d'ogni genere. Macaronì ha proprio un gusto antico, non saprei come spiegare meglio il concetto...
Sono splendide le descrizioni dei personaggi e di alcuni interni (la trattoria del paese). Il ritmo del libro è incalzante e ti porta, in pochissimo tempo, diritto alla fine.
La trama è un puzzle che si compone piano piano, che si lascia assaporare e, intanto, appassiona il lettore.

1 commento:

  1. Ciao!Sai che mi ha sempre incuriosito questo libro?io adoro Guccini come cantante, l'unica cosa che mi frena è che non sono un'appassionata del genere noir e poliziesco, ma se dici che è bello e appassionante magari provo...........grazie del suggerimento e buon weekend!

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