25 maggio 2012

Il Venerdì del Libro: Casca il Mondo Casca la Terra - di Catena Fiorello

L’idea è originale: raccontare la vita di una giovane donna, nata povera in Puglia, a Squinzano, che l’ambizione e l’orgoglio spingono a Roma. Qui frequenta l’Università e incontra un giovane avvocato che diventerà suo marito, erede di una famiglia ricca, nobile, blasonata sia socialmente che professionalmente. La ragazza sposa il suo principe azzurro e diviene una delle donne più in vista della società romana. Due figli ovviamente splendidi coronano il sogno di Vittoria: Matteo e Eleonora sono belli, bravi, studiosi, riusciti.
Meno riuscito il rapporto con la famiglia Cortese del Giusto, la cui matriarca, la vecchia contessa Marta, non ha mai accettato né apprezzato la nuora, della quale ha intuito l’arrivismo sociale. Questa, berlusconiana convinta, si aggira tra uno shopping compulsivo nei più importanti negozi del centro, incontri con donne con le quali condivide superficialità e ricchezza, charity e circoli privati, parrucchieri di tendenza, la rivista Vogue a cui attingere le primizie della moda prima delle amiche-rivali, viaggi miliardari in località di charme. Nulla manca allo stereotipo della signora arricchita nella Roma dei nostri giorni: dalla Mini superveloce alla casa in un ricco comprensorio di Roma Nord, con relativa coppia di domestiche sudamericane; il suo triangolo d’azione è racchiuso tra Via Condotti, i Parioli, la collina di Monte Mario.
Ma qualcosa di imprevisto e imprevedibile rompe un equilibrio familiare che appariva perfetto: un messaggio al cellulare del marito captato per caso svela che il bellissimo, elegante e raffinato avvocato Alberto ha una giovane amante, Laura.
Da quel momento, Vittoria non ha pace: scoverà per caso la giovane donna, se ne fingerà amica e confidente, riuscirà a sapere da lei i dettagli della storia di passione con Alberto, entrando man mano nella vita di questa giovane donna sfortunata, povera, innamorata delusa di un uomo che l’ha solo illusa...
Un dramma passionale in piena regola, ricco di colpi di scena. Protagonista assoluta della storia, Vittoria compie un percorso a ritroso in cui l’autrice l’accompagna con simpatia: dall’altissima e privilegiata posizione economica e familiare, la donna si troverà a scendere da un piedistallo che appariva inattaccabile per imparare a confrontarsi con il dolore, la miseria, la sofferenza, la malattia, la morte: tutte cose che si era lasciata alle spalle, pensava, per sempre. In realtà il risveglio di Vittoria è sconvolgente e si accorgerà che tutto ciò su cui aveva costruito faticosamente le sue certezze è crollato: Alberto, Eleonora, Matteo sono diversi da come li aveva immaginati, la sua famiglia ideale in realtà non è forse mai esistita. Questa seconda parte è la migliore del libro, quella nella quale l’autrice riesce a far diventare il suo personaggio femminile davvero credibile, quella in cui la psicologia dei personaggi di contorno si afferma con più concretezza, fino al finale imprevisto ma certamente catartico.

3 commenti:

  1. Mi ha sempre incuriosita Catena Fiorello, la tua recensione appassionata mi invoglia ad approfondire. ciao!

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  2. Conosco l'autrice solo di fama, per essere la sorella di Fiorello piuttosto che per i suoi scritti. Ma potrei iniziare a conoscerla proprio partendo da qui. Grazie per il suggerimento.

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